E’ con piacere che vi  condividiamo l’articolo uscito nel giornale l’Arena del 10 dicembre 2014 che riguarda Paola Mattiazzi e il Coro Damavoci. La stagione invernale 2014 – 15 per il coro Damavoci è una vera goduria, tra teatri e concerti in centro città con testimonial come la catena di abbigliamento femminile Pinko, avrete solo l’imbarazzo della scelta nel vivere il periodo natalizio all’insegna della buona musica Gospel.

Puoi direttamente consultare l’articolo de L’Arena – 10.12.2014 , noi ti proponiamo anche qui il testo per intero :

“Nel suo genere è il migliore in Italia.«L’insegnamento non si improvvisa», dice la direttrice Mattiazzi.
La cantante legnaghese Paola Mattiazzi, direttore artistico del Festival Gospel, ha cominciato in questi giorni il nuovo tour che la porterà a esibirsi col suo gruppo Damavoci Gospel Singers, formato da donne, sia in provincia di Verona che nel Rodigino. Il primo appuntamento è stato il 5 dicembre a Castelnuovo Bariano (Rovigo), a cui seguono il 13 dicembre a San Giovanni Lupatoto (al teatro Astra), il 17 a Peschiera, poi il 20 dicembre in una particolare esibizione nel centro di Verona, invia Mazzini, e il 28 dicembre a Concamarise.

Il tour prosegue poi a Bologna, Padova, Brescia.

«Grazie all’esperienza maturata negli anni e alla curiosità nell’apprendere nuove metodologie che arrivano soprattutto dagli Stati Uniti», spiega Paola Mattiazzi, che insegna canto ed è diplomata in pianoforte e laureata in ambito musicale, «riusciamo a essere sempre all’avanguardia nel campo della didattica musicale. Quello che, come direttore artistico, oltre che come cantante, mi preme fare emergere, attraverso l’insegnamento, è la personale timbrica vocale del giovane cantante».
Nonostante il trend attuale sia quello di avere cantanti «urlatori», la leader delle Damavoci Gospel Singers rimane convinta che proprio il puntare sulla personale timbrica vocale dei cantanti sia un modo per farne emergere la personalità. E che grazie a questo il coro Gospel delle Damavoci sia arrivato a essere il migliore nel suo genere in Italia.

«Certo, occorre lavorare molto», osserva Mattiazzi, «sulle tecniche di respirazione e sulla gestione della voce. Le tecniche di respirazione, che sono alla base del canto, sono fondamentali. Non solo nella musica, ma anche in chi fa della voce uno strumento del proprio lavoro: penso agli insegnanti e ai centralinisti che vengono a lezione per chiedermi come modulare la voce al meglio».

«L’insegnamento non si improvvisa», fa notare Paola Mattiazzi, che si circonda di musicisti professionisti. «Può capitare che in una scuola o in una accademia non vi siano insegnanti all’altezza. Eppure basterebbe leggere il curriculum vitae di un docente per comprenderne il valore. Senza contare che solo in ambienti altamente professionali – penso al conservatorio-si possono ottenere una preparazione e un diploma che non si improvvisano».•M.COR.